L’arte terapia è anche da remoto
di Mariel Vespa e Simonetta Crescimbene
L’attività di arte terapia è relazione creativa attraverso i materiali.
Ci siamo dovute interrompere in presenza, improvvisamente, proprio un anno fa: era marzo 2020.
Ci siamo ingegnate proponendo un lavoro da remoto con i materiali di uso quotidiano, che ognuno
ha a portata di mano nella propria casa.
Ci siamo reinventate, grazie alla tecnologia.
Abbiamo spostato, quindi, il gruppo su Whatsapp in una chat dedicata che proteggesse privatezza
e valorizzasse le creazioni.
C’è stata una buona risposta per entrambi gli aspetti. I partecipanti si sono pazientemente
impratichiti con nuovi strumenti. Ci siamo scambiati dubbi e domande tecniche.
In modo diverso e nuovo abbiamo sostenuto il setting e la qualità della relazione favorendo un
clima non giudicante dove la curiosità e la reciprocità hanno continuato a sentirsi in modo
autentico.
Il vantaggio di lavorare da casa ha permesso di condividere l’intimità domestica tra i partecipanti.
Successivamente, sempre ospiti di Vol.To, in un locale più ampio, e con una disposizione
distanziata dei tavoli, ci siamo rivisti in presenza tra settembre ed ottobre 2020.
I pochi incontri che si sono realizzati in presenza sono stati occasione di ritrovarsi e di potersi
sentire uniti, nonostante tutto.
Consapevoli che vi sarebbe stata una nuova chiusura a dicembre abbiamo consegnato ai
partecipanti strumenti semplici ma ricchi: ognuno avrebbe avuto a disposizione materiali, anche
simbolici, per una relazione creativa ed un legame affettivo con gli altri utenti. |